L’osmiza di Igor Cacovich è tra le più giovani delle oltre cento presenti sul territorio della Provincia di Trieste, infatti la prima apertura risale al 2012. La sede dell’osmiza corrisponde con la casa della cultura gestita dalla cooperativa di Longera e Cattinara e già condivisa con altre due osmize, ovvero i Coretti e gli “Amici del KK Adria”.
Però il fatto di essere “novelli” non deve ingannare, infatti i Cacovich sono viticoltori da generazioni. In particolare curare personalmente le viti è sempre stata una passione per il titolare Igor, il quale circa 5 anni fa ha smantellato le vecchie vigne per coltivarne delle nuove; singolare la scelta di piantare il vero Refosco nostrano.
La vecchia cantina si trovava presso la casa del padre, invece poi si è trasferito il tutto nel seminterrato della casa di Igor, ristrutturando una cantina che vanta oltre 400 anni di vita, costruita con l’impiego di tre diversi tipi di pietra carsica. Igor la definisce un capolavoro, e sottolinea come anche dopo il rinnovamento si sia mantenuta l’identità originaria. Inizialmente il vino in osmiza era limitato al bianco, con due varianti: Vitovska in purezza e poi un uvaggio di Vitovska, Malvasia e Sauvignon; per gli amanti del rosso, Igor Cacovich ha invece recentemente introdotto anche il Refosco.
Gli affettati sono il prosciutto, la pancetta, l’ossocollo, il salame, la salsiccia secca e l’ombolo; poi ci sono addirittura tre tipi di formaggio, ovvero alle olive, al peperoncino ed infine un altro invecchiato 6 mesi. A completare l’offerta enogastronomica uova sode, olive e dei sottoli/sottaceti quali peperoncini, asparagi e carciofini, tutte e tre verdure davvero molto particolari per un’osmiza.
Nel congedarci Igor ci racconta un piccolo aneddoto su come sia stata stressante la settimana precedente alla prima apertura, con pensieri che nemmeno gli consentivano di dormire alla notte.