Questa osmiza nasce addirittura nel 1966, un po’ anche per “cause di forza maggiore”. Jordan Zahar è un ligio lavoratore in Svizzera, dove tra l’altro le paghe sono più alte che in Italia, però anche il costo della vita è superiore. Come oggi, arrivare a fine mese non è facile, o comunque non è che avanzi molto. Pertanto la moglie Vesna Kosmač si rimbocca le maniche e decide di fare qualcosa. La casa dei suoceri si trova a Boršt-Sant’Antonio in Bosco e gli stessi sono anche proprietari di alcune vigne. I parenti tutti la aiutano in questa sua impresa, alcuni regalando piatti e bicchieri, invece altri offrendole il tavolo del banco, che tutt'ora è lo stesso! Oggi i due anziani sono ancora lì ad accogliere gli avventori, anche se il titolare è ormai diventato il figlio David Zahar; è proprio lui a mostrarci l’editto con cui, nel lontano 1784, l’imperatore d’Austria acconsentì alla prima apertura di quelle attività che tutti oggi conosciamo con il nome di osmize. Il senso era quello di consentire la vendita a terzi dei prodotti di propria produzione, un gran passo avanti per quei tempi! I vini sono piuttosto particolari, con speciale riferimento al bianco "Vrganka-Gargagna" (Vitovska) ed il rosso “Piccola Negra-malo crno”, la quale corrisponde ad un'antica vite d'importazione che era stata curata dai Zahar stessi scoprendo che è dissentante e di bassa gradazione alcolica.  Poi ci sono anche il Sauvignon - risalente ai tempi di Napoleone - e la "Bela Dolce", una varietà di Malvasia, importata durante la battaglia. I salumi sono quelli più comuni, i quali possono essere accompagnati dal formaggio proveniente da un’azienda agricola locale (vedi Vidali) e le olive Bianchera-Belica.