Nell’immediato secondo dopoguerra il Signor Giusto Corbatti e suo padre piantarono
delle viti che iniziarono a produrre i loro frutti. Anche grazie a questo una ventina
d’anni più tardi fu possibile aprire un’osmiza. Dall’85 il titolare è diventato il figlio
Zoran, ma oltre a parlare con lui ci capita di conversare con alcuni clienti; loro ci
dicono che questa è un’osmiza genuina e tradizionale, e non di quelle moderne che
perdono quasi di significato. Noi come al solito non ci esponiamo, ma possiamo
indubbiamente constatare come dai Corbatti si respiri un clima familiare. L’osmiza
è piuttosto piccola, contraddistinta da un “morer” (albero di more) al centro della
corte e facile da trovare in quanto si trova nelle immediate vicinanze della Chiesa di
S.Giusppe della Chiusa. Proprio al fine di rispettare la tradizione, Zoran e la moglie
Evina non hanno cambiato nulla in questi 40anni di attività. Il vino bianco e rosso
sono entrambi uvaggi, di Malvasia-Gargagna-Glera nel primo caso, mentre di Merlot-
Refosco-Cabernet nel secondo. Per quanto riguarda il mangiare si può scegliere tra
i vari affettati quali prosciutto, salame, ombolo e pancetta, oppure c’è il formaggio
proveniente da Medeazza, le uova sode o infine olive e peperoni sottolio.