L’osmiza Zidarich è quella con la più solida azienda vinicola alle spalle, le cui bottiglie sono non solo smerciate a diversi ristoratori locali, ma anche esportate in tutto il mondo! Il vino rappresenta una cultura nonché una tradizione che dura da più generazioni in casa Zidarich, e le varietà sono numerose: Vitovska, Vitovska dai vigneti giovani, Malvasia e Terrano per menzionare nomi noti, oppure Prulke e Ruje così battezzati in quanto derivanti dai rispettivi toponimi.
Per ulteriori dettagli vi rimandiamo al sito internet del produttore, che è ben aggiornato e disponibile in addirittura quattro lingue: www.zidarich.it
Tutti i vini appena menzionati seguono i vari processi dalla vinificazione all’imbottigliamento “a caduta”, ovvero per semplice effetto della gravità terrestre, senza l’interazione di macchinari. A consentire questo particolare processo è la bella cantina, profonda oltre 20 metri e sviluppata su diversi piani di lavoro; non a caso questa è oggetto di visite guidate (solo su prenotazione) anche da noti sommelier della zona.
Chiusa la parentesi dedicata al vino “in vetro” ricordiamo che nelle osmize le soluzioni più comuni sono quelle sfuse, e in questo caso troviamo il vino (d’annata) bianco e rosso della casa, entrambi uvaggi, il primo a base Vitovska con aggiunta di uve di Malvasia ed un po’ di Sauvignon, mentre il secondo di Terrano e Refosco.
Ad accompagnare le bevande si potrebbero prendere, come una sorta di aperitivo, delle tartinette con il lardo speziato. Altrimenti sono disponibili i svariati affettati – provenienti dai suini allevati allo stato brado –, alcuni formaggi del Carso, le uova sode, e le verdure sott’olio, quali zucchine, melanzane e peperoni.
Per accontentare anche i più piccini esiste uno sciroppo naturale a base di Terrano, limone e zucchero, il quale diluito con acqua costituisce una dissetante e gustosa bibita analcolica; per ordinarla basterà chiedere il “limovino”.
Infine come non soffermarsi sul panorama, con la vista che dalla grande terrazza spazia da Punta Salvore, lembo più occidentale dell’Istria, addirittura a Venezia, quest’ultima visibile esclusivamente in giornate molto limpide e con ogni probabilità accompagnate dalla Bora.