Era il 1950 quando il Signor Silvio Ferluga decise per la prima volta di aprire questa osmiza, per poi continuare ininterrottamente fino al 1984. Oggi è suo figlio ad aver ereditato l'attività e ci racconta di come l'abitazione sia grosso modo rimasta la medesima, eccetto l'allargamento della veranda.
Sempre Silvano ci spiega che i cambiamenti più sostanziali non sono tanto strutturali quanto negli avventori: una volta venivano solo anziani, molti dei quali "armati" di fisarmoniche; oggi invece ci sono più giovani, e raramente si vede qualche chitarra. Altra nota riguarda i periodi di apertura, dove questa in passato era concentrata nel mese di dicembre, ma talvolta le forti nevicate impedivano l'accesso in quel di Piscianzi; allorché si è deciso di estendere l'osmiza anche al mese di maggio.
Le vivande consistono in salumi misti che possono variare di stagione in stagione, due tipi di formaggio - uno più fresco ed un altro stagionato - e verdure sott'olio. Quest'olio è prodotto in proprio ed è al 50% Bianchera mentre l'altra metà è rappresentata da varietà toscane; il medesimo è utilizzato anche per il condimento dei formaggi; particolari infine le tartine al lardo pestato oppure all'aglio/pepe/sale.
Bianco e rosso sono due uvaggi, il primo di Vitovska, Glera e Malvasia, mentre il secondo di Refosco e Lajnarji (nome del paese). Una parte di questi viene anche imbottigliata ed è disponibile per la vendita.