Nonostante il titolare sia Andrea Praselj, il nome dell’osmiza deriva dal toponimo che contraddistingue l'area, ovvero “kamence”, “pietraia”.
Questa osmiza è caratterizzata da una bellissima tettoia spiovente, la quale consente di unire ai posti in giardino anche numerosi al riparo da eventuali intemperie. Essendo comunque esterni, gli intervalli di apertura si concentrano nel periodo estivo, tendenzialmente nelle prime decine dei mesi che vanno da giugno a settembre, più un'ulteriore sessione di lavoro tra fine aprile e inizio maggio (variabile).
A differenza di buona parte degli altri casi, Andrea Praselj non ha alle spalle generazioni di persone praticanti la medesima attività, anzi, si è autonomamente avvicinato a questo mondo con grande determinazione.
Vuoi la crisi della grande distribuzione, vuoi gli anziani di Contovello che non avevano discendenti che si occupassero delle loro vigne, il volenteroso Andrea Praselj ha iniziato a lavorare quei terreni, e con il tempo ne ha pure acquistati alcuni. Essendo questi adibiti a vigna, quasi inevitabile era la conseguenza di aprire prima o poi un'osmiza, evento verificatosi per la prima volta nel 2004.
L'offerta enogastronomica va dai classici insaccati, rigorosamente di suino, e poi il formaggio acquistato da un caseificio locale.
Per quanto riguarda i vini, il bianco è un uvaggio a base 60% Malvasia, mentre il rosso è un Refosco.